Comunicazione
facilitata
alfabetica

Definizione

La Comunicazione Facilitata Alfabetica è una tecnica di comunicazione alternativa, alfabetica, per persone con disturbi del linguaggio e della comunicazione, in cui esistono anche difficoltà a produrre gesti finalizzati.

Come funziona

Progetto educativo

La Comunicazione Facilitata Alfabetica deve essere inserita, sempre, all’interno di un progetto educativo abilitativo riabilitativo e viene utilizzata in tutte le situazioni di assenza, insufficienza, o inefficacia della comunicazione verbale orale, o gestuale, al di là del tipo di disabilità e dell’età della persona.

Obiettivo finale

L’obiettivo finale resta il raggiungimento di una comunicazione libera, efficace, funzionale alla vita quotidiana.

Ambiti di utilizzo

Gli ambiti di utilizzo della tecnica sono quelli di qualsiasi altro tipo di linguaggio: la famiglia, la scuola, il centro diurno, le agenzie di tempo libero, ecc… e per ognuno di questi ci devono essere obiettivi chiari e diversi, così da garantire a pieno l’efficacia del risultato ed il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile alla persona con disabilità.

Figure di riferimento

Assistente alla comunicazione con tecnica CFA di 1° livello

È una persona che:
– Ha competenze in ambito educativo, sanitario e assistenziale;
– Ha seguito un percorso formativo accreditato presso uno dei Centri di Formazione riconosciuti, per almeno 100 ore di attività teorico –pratica e/o un percorso formativo individuale che comunque rispetti gli stessi criteri e contenuti;
– Ha superato una prova teorico-pratica finale;
– Riceve una supervisione costante, almeno 5 volte l’anno;
– Effettua almeno un percorso di aggiornamento all’anno, sulle tematiche relative alla tecnica.

Assistente alla comunicazione con tecnica CFA di 1° livello

È un assistente alla comunicazione con tecnica CF che:
– Ha almeno 2 anni di esperienza continuativa, ed ha utilizzato la tecnica con almeno 3 persone diverse;
– Ha seguito un corso teorico-pratico di ulteriori 50 ore, presso uno dei Centri di Formazione riconosciuti, e/o un percorso formativo individuale che comunque rispetti gli stessi criteri e contenuti, conseguendo l’attestato di facilitatore di II livello;
– Conosce tutte le fasi di sviluppo della tecnica e sa come superare gli ostacoli e le difficoltà, sa individuare e proporre – nuovi obiettivi nel percorso di autonomia del soggetto;
– Non può comunque effettuare le valutazioni iniziali e necessita di supervisione, almeno 3 volte l’anno;
– Effettua almeno un aggiornamento all’anno, sulle tematiche relative alla tecnica.

Il/La Supervisore

È una persona professionalmente preparata in ambito sanitario e/o educativo che:
– Ha acquisito il titolo di assistente alla comunicazione con tecnica CF di 2° livello e tutte le conoscenze necessarie delle tecniche di supervisione;
– Ha ampliato le proprie conoscenze e applicato la tecnica con più persone e in situazioni diverse;
– Si dimostra creativo, propositivo e disponibile a lavorare in equipe;
– Esegue la valutazione del soggetto per l’avvio alla C.F., ne definisce il percorso ed avvia i genitori, i facilitatori e gli – assistenti alla comunicazione all’utilizzo della stessa;
– Collabora con il facilitatore, la scuola, il centro diurno, la famiglia, gli specialisti ecc… per la stesura del progetto educativo-riabilitativo;
– Si preoccupa, laddove possibile, di spiegare la tecnica alle insegnanti e agli educatori coinvolgendoli nell’utilizzo della scelta multipla;
– Supervisiona i facilitatori e gli assistenti alla comunicazione valutando l’efficacia e la correttezza del loro operato, e ne è responsabile;
– Tutela il rispetto delle linee guida;
– Riceve la supervisione di un formatore, che deve incontrare almeno 2 volte all’anno;
– Effettua almeno un aggiornamento all’anno sulle tematiche relative alla tecnica;
– Comunica al formatore e all’equipe di riferimento le abilità e le inadempienze dei facilitatori e degli assistenti alla comunicazione.

Il Formatore / La Formatrice

È una persona professionalmente preparata in ambito sanitario e/o educativo che:
– Ha lunga esperienza di facilitazione e di applicazione della tecnica su ampia casistica ed è stato a lungo supervisore;
– Ha esperienza di formazione e di docenza;
– Ha collaborato con un centro di formazione per dei corsi;
– Ha sviluppato competenze nell’ambito delle disabilità comunicative e della riabilitazione delle stesse;
– Conosce a fondo i processi comunicativi e del linguaggio;
– Conosce le patologie e le problematiche neuropsicologiche legate alle diverse disabilità;
– Conosce la legislazione legata all’handicap;
– Sa gestire i rapporti con le istituzioni e garantire collaborazioni proficue;
– Ha il dovere di segnalare le eventuali esclusioni di facilitatori e supervisori.

Il formatore / La formatrice può organizzare corsi di formazione, seminari e convegni, seguendo le linee del centro di formazione condivise con il comitato tecnico-scientifico a cui deve dare comunicazione per:
– Corsi per assistenti alla comunicazione con tecnica CF di 1° e 2° livello;
– Corsi di informazione sulla tecnica (di almeno 6 ore) per quanti volessero avere delle conoscenze di base in merito alla C.F.